Ivan Bianchi Archive
In attesa che si concretizzi il progetto per il museo dedicato al fotografo ticinese pioniere della fotografia in Russia, ideato dall’artista-editore Jean Olaniszyn, l’Archivio Ivan Bianchi trova sede in uno spazio del Centro culturale Il Rivellino messo a disposizione dai proprietari Arminio e Paolo Sciolli.
Oltre a valorizzare l’archivio con mostre e conferenze, si prevede di organizzare dei convegni sulla storia della fotografia, con la partecipazione di importanti fotografi e personaggi della cultura internazionale.
L’attività dell’Archivio Ivan Bianchi nel complesso storico del Rivellinoè iniziata il 27.2.2010 con la piccola, ma significativa mostra:
L’opera dell’architetto Auguste de Montferrand (1786-1858) a San Pietroburgo, nelle immagini del fotografo ticinese Ivan Bianchi (1811-1893).
Nella mostra, oltre alle fotografie conservate nell’Archivio Ivan Bianchi, sono presentati anche dei documenti provenienti dagli Archivi pietroburghesi (Museo Statale Russo di San Pietroburgo, Museo Statale Militare Navale di San Pietroburgo), e un disegno inedito di Auguste de Montferrand raffigurante degli studi di Angeli per delle sculture nella Basilica di Sant’Isacco a San Pietroburgo.
Progetti futuri:
La fotografia, da Leonardo da Vinci che nel 1515 immaginò la camera oscura, premessa per la macchina fotografica, a Ivan Bianchi, un ticinese pioniere della fotografia in Russia.
La storia della fotografia in Russia. Con Elena Barchatova direttrice del Gabinetto delle stampe e delle fotografie della Biblioteca Nazionale Russa di San Pietroburgo.
Breve biografia di Ivan Bianchi
Ivan/Jean/Giovanni Bianchi (Varese 1811-Lugano 1893), pioniere della fotografia in Russia.
Giovanni Bianchi arriva a Mosca nel 1821 all’età di dieci anni, proveniente dal Canton Ticino, assieme a suo zio Angelo Artari (noto pittore ornamentale), fratello della mamma Teresa Artari. A Mosca, Giovanni Bianchi studia all’Istituto di Pittura e Scultura. Nel 1839 lascia la Russia per studiare all’estero. Da quel momento si perdono le sue tracce. Lo si ritrova di passaggio a Mosca nel 1846. Dalle recenti indagini in vari archivi sappiamo che Giovanni Bianchi si era recato a Parigi dove aveva scoperto l’arte della fotografia. Nel 1852 Bianchi è a Parigi. Nello stesso anno torna in Russia, a San Pietroburgo, dopo un breve passaggio a Mosca nel 1846. Dalle recenti indagini in vari archivi sappiamo che Giovanni Bianchi si era recato a Parigi dove aveva scoperto l’arte della fotografia. Nel 1852 Bianchi è a Parigi. Nello stesso anno torna in Russia, a San Pietroburgo, dopo un breve passaggio a Mosca. Il fotografo Bianchi ha immortalato un periodo di grande fermento nella città sulla Neva. Ha fotografato piazze, canali, ponti, palazzi e chiese, con i loro interni, complessi monastici, ospedali, monumenti commemorativi e monumenti sepolcrali nei cimiteri storici. È stato anche nelle residenze imperiali estive: Carskoe Selo, Peterhof, Pavlosk. Bianchi era il fotografo di fiducia di grandi personaggi che hanno fatto la storia di San Pietroburgo, appartenenti alla nobiltà di Corte, all’alta finanza, alle alte cariche politiche. Per queste classi sociali Bianchi ha fotografato gli interni, documentando gli stili dell’arredamento dell’epoca. Il fotografo Bianchi aveva anche il suo studio per ritratti. Non solo i personaggi importanti di San Pietroburgo ricorrevano al suo “cabinet”, ma anche gli emigranti che si facevano “fare il ritratto” da spedire ai parenti in patria. Dal 1852 al 1884, anno del suo rientro a Lugano, Ivan/Jean/Giovanni Bianchi, ha segnato trent’anni della storia della fotografia in Russia.
Testo tratto dalla conferenza di A. Mario Redaelli in occasione della presentazione dell’Album Giovanni Bianchi. Fotografie di San Pietroburgo della seconda metà del XIX Pietroburgo della seconda metà del XIX secolo, 1860-1882, all’Accademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo, 15 novembre 2007.
L’Archivio Ivan Bianchi
L’Archivio curato e diretto da Jean Olaniszyn si avvale attualmente della collaborazione di A. Mario Redaelli; Pia Todorović Redaelli; Ekaterina Anisimova, assistente scientifica all’Archivio Statale Russo di San Pietroburgo; Antonio Ria; Giuseppe Curonici; oltre alla consulenza di Elena Barchatova, direttrice del Gabinetto delle stampe e delle fotografie della Biblioteca Nazionale Russa di San Pietroburgo; Julija B. Demidenko, direttrice scientifica del Museo Statale della Storia di San Pietroburgo; Valerija G. Chol’cova, biografa in capo della Biblioteca dell’Accademia Russa di San Pietroburgo, Aleksandr Kitaev, fotografo di San Pietroburgo.
Archivio Ivan Bianchi
Il Rivellino art gallery
Via al Castello 1, CH-6600 Locarno